Uno sguardo rassicurante, un bacio in fronte, le solite raccomandazioni di non fare arrabbiare la nonna e di fare il bravo altrimenti avremmo fatto i conti a casa, scese i gradini e si avviò a piedi verso il suo nuovo lavoro.
Mia mamma aveva decise di trovarsi un lavoro in un atelier nel Queens insieme a mia zia.
Chiusa la porta di casa di mia nonna si apriva un mondo fantastico!!!
Una passerella che passava sopra la lava bollente, un'isola lontana difficile da raggiungere, una grotta buia e angusta dove c'erano dei tesori!
Correvamo su e giù per questa passerella lanciandoci sull'isola che però era fatta di pareti lisce e scivolose. Rischiavamo di cadere nellla lava e morire per sempre!!!
Che immaginazione! In realtà la passerella era un tappeto di plastica rigida che delineava il percorso che andava dalla porta d'ingresso fino alla cucina, poi dalla cucina al bagno, fino a creare una rete complessa di viabilità paragonabile al Tube di Londra!
Io e mia sorella ci guardavamo intorno e vedevamo tutto ricoperto di plastica! I divani, i cuscini, le sedie.
Provammo a sederci "sull'Isola", ma la copertura di plastica trasparente, rigida e fatta su misura, non permetteva alcuna aderenza facendoci scivolare sulla moquette.
Sciagura! mia nonna che passava l'aspirapolvere tutti i santi giorni e con tutti i ciuffini della moquette piegati nella stessa direzione per creare quel colore omogeneo, vedeva spazzato via il suo giardino zen!
Così ci "invitava gentilmente" di andare nello scantinato che per noi era una grotta piena di tesori! In realtà era una scala ripida con un pavimento in cemento, una parete ricoperta di scaffali, e una porta al lato opposto che portava a delle scale esterne per riemergere nella parte posteriore della casa.
Gli scaffali erano ricoperti di provviste, pelati di pomodoro, melanzane al tinello, salsa di pomodoro, prodotti in scatola, pasta, insomma aveva allestito un minimarket nei fondamenti di casa proprio.
C'era anche una vecchia cassa da registro su un tavolino.
Io e mia sorella guardandoci intorno avevamo avuto la stessa idea "Let's go shopping!!!!"
Facevamo finta di essere marito e moglie. Ci mettevamo nella macchinina a pedali che mia nonna "gentilmente ha fatto trasferire nelllo scantinato" e ci dirigemmo verso il "Supermarket" per fare la spesa, poi ad un tratto mia sorella/moglie spariva dall'auto lasciandomi da solo a fare le compere, improvvisamente riappariva mia sorella/moglie che era diventata la cassiera antipatica del negozio! mettevo i barattoli sul bancone vicino alla cassa e mia sorella/moglie/cassiera batteva il conto con cifre astronomiche! Alla fine ho chiesto a lei e alle sue personalità multiple di segnare i prodotti che andavo a casa prendere i soldi. Mi ritrovavo mia sorella di nuovo nel ruolo di mia moglie con la busta della spesa in braccio, che mi faceva pesare la figuraccia appena fatta in negozio!...
Pensare a tutti quei pomodori e visto la stagione in cui stiamo entrando proporrei un bel sughetto di pomodorini.
Ingredienti:
Pomodori freschi
1 carota
1 sedano
1 cipolla
basilico
sale qb
pepe qb
un pezzo di pancetta fresca (oppure i cubetti già tagliati)
(io aggiungo anche del peperoncino)
Intanto metti l'acqua a bollire per la pasta che vorrai utilizzare. Io avevo dei tagliolini pronti nel freezer, dalla volta scorsa che ho fatto la pasta fresca (ndr Creo un Nido).
Monda e taglia a cubetti La cipolla, la carota, e il sedano e fai soffriggere. Per evitare che si bruci la cipolla puoi aggiungerci un po' d'acqua
Lava e taglia a metà (oppure a dadini come preferisci) i pomodorini. Metti diecidi pomodorini in una teglia e ponila nell forno a 180° per 15 minuti per concentrare il pomodoro.
Una volta che il misto si sia appassito e imbiondito, aggiungi i pomodrini lavati e tagliati. Fai cuocere per 20 minuti o fino a quando non si sia concentrato. Mettendoci anche qualche foglia di basilico, sale, pepe e peperoncino.
Quando i pomodori si sono concentrati, verso fine cottura, aggiungi i pomodorini che erano nell forno (tieni da parte 4 pezzi per guarnizione) e i cubetti di pancetta. (io tendo a comprare il pezzo intero di pancetta fresca non affumicata e la taglio a cubetti appena prima di utilizzarla.) Non la faccio cuocere troppo perchè la preferisco tenera e non secca.
Adesso puoi condire la pasta, metti due foglie di basilico e un giro di Olio extra Vergine!
Enjoy!
-F
Caro Frank, mentre leggo questa ricetta la salivazione in bocca si è accellerata. Confesso che per me non c'è niente come un buon piatto di pasta al pomodoro specialmente in questo periodo come ben consigli tu, dove i pomodori sono nel suo massimo splendore.
RispondiEliminaHo sempre pensato che la pasta al pomodor non è una ricetta semplice ma che se sai fare quella in maniera egregia sei davvero un grande chef. Credo che oggi lo hai dimostrato. Sicrmanete proverò questa versione con il pomodoro in forno e la pancetta. Grazie
Ciao Valeria! anche io apprezzo molto i sapori genuini e i prodotti di stagione. Il pomodoro in forno aiuta a farlo passire e concentrare il suo sapore... se ti piace, una variazione può essere con le acciughe e i capperi al posto della pancetta.
EliminaBuon apppetito!
-F
Capperi ed acciughe? proverò senz'altro! Grazie
EliminaOda al Tomate
RispondiEliminadi Pablo Neruda
La calle
se llenó de tomates,
mediodia,
verano,
la luz
se parte
en dos
mitades
de tomate,
corre
por las calles
el jugo.
En diciembre
se desata
el tomate,
invade
las cocinas,
entra por los almuerzos,
se sienta
reposado
en los aparadores,
entre los vasos,
las matequilleras,
los saleros azules.
Tiene
luz propia,
majestad benigna.
Devemos, por desgracia,
asesinarlo:
se hunde
el cuchillo
en su pulpa viviente,
es una roja
viscera,
un sol
fresco,
profundo,
inagotable,
llena las ensaladas
de Chile,
se casa alegremente
con la clara cebolla,
y para celebrarlo
se deja
caer
aceite,
hijo
esencial del olivo,
sobre sus hemisferios entreabiertos,
agrega
la pimienta
su fragancia,
la sal su magnetismo:
son las bodas
del día
el perejil
levanta
banderines,
las papas
hierven vigorosamente,
el asado
golpea
con su aroma
en la puerta,
es hora!
vamos!
y sobre
la mesa, en la cintura
del verano,
el tomate,
aastro de tierra,
estrella
repetida
y fecunda,
nos muestra
sus circunvoluciones,
sus canales,
la insigne plenitud
y la abundancia
sin hueso,
sin coraza,
sin escamas ni espinas,
nos entrega
el regalo
de su color fogoso
y la totalidad de su frescura.
M.
Bellissima Ode, Mi fa venire in mente quegli agosti torridi, da mia nonna in calabria a fare i pelati e la salsa di pomodoro. Un color rosso passione, sguardi affaticati ma soddisfatto del lavoro svolto, la pasta cotto al dente con del pomodoro fresco, appena spremuto e foglie di basilico...ah! Italia!
EliminaGrazie per il tuo post!
Aspetto solo l'invito!!!!!
RispondiEliminaKiss
Lisa S. Per www.thecurlylady.blogspot.com
Caro Frank, ringraziandoti per gli spunti che mi dai, sono anche molto divertita dai tuoi racconti!a
RispondiEliminaun abbraccio, Pinuccia