giovedì 26 luglio 2012

Piovrano Talenti !!!!



Crescere nel Queens a volte era una lotta di sopravvivenza. Se stai pensando alla criminalità, al traffico, allo spaccio e alla prostituzione, non è così...peggio. Mio papà voleva che diventassi Rocky Balboa, mia mamma voleva che diventassi un genio creativo. Mio papà voleva che sapessi difendermi qualora fosse necessario, mia mamma voleva che intrattenessi il pubblico composto da parenti con musiche e danze.
Così mi organizzarono l'agenda settimanale con danza classica, karate, tip tap, pugilato, lezione di piano forte, palestra. Volteggiavo con i guantoni, la cintura bianca da primo livello a suon di cumparsita (mia mamma voleva che imparassi a suonare tipo Casadei per trasformare il nostro salone in una balera!)
Io volevo stare in camera a giocare con il mio giocattolo a forma di mucca che tirando la coda faceva il latte e invece avevo sempre il borsone della palestra dietro con tutto l'occorrente, dalla scarpa nera da ballerino, agli stivali a caviglia  per il pugilato alle scarpe nere lucide con i ferri al tacco e alla punta.
Alla fine avevo tanti modelli da seguire, da Bruce Lee, a Beethoven, Michail Nikolaevič Baryšnikov a Mohamad Ali! Che confusione!!!
Ricordo che quando andavo a lezione di piano forte, la mia maestra voleva che suonassi Mozart, Bach, ma mia mamma arrivava con gli spartiti di Astor Piazzolla, Gabriella Ferri e mazurke varie! Mia mamma poi decise di spingersi ancora oltre facendomi prendere lezioni di .... fisarmonica!! Già non ero il ragazzo più popolare della classe, ma aggiungendo questo strumento che avrebbero apprezzato solo i bambini gitani, i miei sono riusciti a spazzare via ogni speranza di vita sociale!!
Per fare tutto quello che volevano i miei genitori avrei dovuto avere 4 paio di braccia in più, per questo motivo ho voluto abbinare una ricetta con il Polpo.

Insalata di Polpo Ingredienti:
Polpo (non avendo un pescivendolo di fiducia uso quelli surgelati sono puliti già puliti e facile da cucinare) se invece riesci a trovarlo fresco allora puliscilo bene togliendo la sacca con l'inchiostro senza romperlo, togli tutta la parte interna del encefalo, gli occhi e le tenaglie che ha nella parte centrale appena sotto la testa.
3 Patate
2 Pomodori
2 Zucchine
1 spicchio Aglio
Olio D'oliva
Prezzemolo
Sale qb
Pepe bianco qb













Prendi il polpo e lo metti in acqua fredda nella pentola. Il tempo di cottura lo prendi dal momento che l'acqua inizia a bollire. I tempi di cottura dipendono dalla grandezza del polpo. Ci vogliono almeno 20 minuti. Usa la forchetta per verificare la cottura. Se la forchetta si infilza facilmente allora il polpo è pronto.












Nel frattempo monda le patate e mettile a bollire.
















Prendi l'aglio e togli l'anima.
















Prendi i pomodori e tagliali a dadi in modo grossolano. Sminuzza l'aglio.












In una ciotola aggiungi i pomodori, l'aglio un giro d'olio e lascia riposare fino a che il resto non sarà pronto

Sciacqua il polpo sotto acqua fredda velocemente e taglialo a pezzetti grossolani.













A cinque minuti dalla fine dellla cottura delle patate (utlizza di nuovo la forchetta come indice di cottura) aggiungi le zucchine da scottare solo 5 minuti massimo. Occhio  a non fare spappolare la zucchina altrimenti assorbe l'acqua e perde il sapore.




















Togli le patate e tagliale a pezzetti.
Prendi le zucchine e tagliale a  rondelle.

Infine puoi guarnire il piatto con in fondo il polpo, poi le patate, le zucchine, in cima al piatto aggiungi i pomodori e l'aglio. Aggiungi il sale il pepe bianco un filo d'olio e ill prezzemolo tritato.

Servire freddo.
Enjoy!
-F





martedì 10 luglio 2012

Pane al Pane...Pina a Pina!






La vita procedeva tranquillamente sulla 102esima al secondo piano. Io e mia sorella eravamo inseparabili fino a che non ha iniziato ad avere le capacità di intendere e di volere... Giocavamo, ridevamo, ballavamo. Era sempre molto premurosa nei miei confronti. Ero il suo Ninù (diminutivo che mi dava lei).
Era sempre molto protettiva e materna...e lo è tutt'ora! Spesso io e lei andavamo al piano di sotto a casa dei nostri vicini nonchè propiretari del palazzo.
Una famiglia di orgine siciliana venuta in America come i miei nonni. Salvatore e Giuseppina avevano due figli con cui giocavamo spesso. Enza e Charlie. Per me Charlie era un mito! Era più grande di me di qualche anno e se dovessi paragonarlo a qualche mito della Tv dei miei tempi, era il Fonzie della situazione. Tutti i ragazzi del block lo conoscevano, lo salutavano e le ragazze lo adoravano! Volevo essere come lui! Aveva dei giochi incredibili come il piccolo chimico, il lego più articolato, la pista componibile per gareggiare con le auto, il microscopio!
Una sera di primavera, ricordo che lui era con i suoi amici e mi ero aggregato anche io. Si cercava in qualche modo di far passare la noia così decisero che fosse stato divertente vedere chi dei ragazzi della mia età avesse più coraggio.
Ad ogni angolo del block del nostro quartiere, negli anni '70, era consueto trovare degli allarmi antincendio direttamente collegati alla stazione dei pompieri. Così decidemmo che chi avesse avuto il coraggio di tirare l'allarme era considerato il più coraggioso.
Ovviamente questa era la mia occasione per mostrare a tutti che ero come il mio vicino di casa!
Arrivai al palo dove era collegato l'allarme.  Una scatola rossa si trovava ad un'altezza improponibile per un ragazzino della mia altezza. Al centro della scatola si trovava una leva di metallo da tirare giù per attivare la sirena in cima alla scatola.
Come ho spiegato prima, ero troppo scricciolo per arrivare alla maniglia, così io e i miei amici abbiamo creato una sorta di totem umano che anche i fratelli bulgari del circo orfei sarebbero stati orgogliosi di vedere!
In bilico, con i piedi sulle spalle di un mio amico di quartiere, allungai le dita della mano destra riuscendo a stento ad aggangiare il manico con i polpastrelli del medio e anulare. Il mio amico non ha retto più e ha mollato la presa, io sono rimasto per un attimo che sembrava un'eternità a penzoloni attaccato al manico che nel frattempo ero riuscito ad avere una presa migliore. Con il peso del mio corpo ho tirato giù la maniglia, e sono caduto sul mio sedere. Gli altri ragazzi erano già scappati via, e da lontano si sentivano le sirene dei pompieri che stavano arrivando di corsa. Mi rialzai velocemente e iniziai a correre verso casa. Arrivati a casa, Pina mi vide tutto affannato e aveva capito cosa avevo fatto. Ovviamente, mi rimproverò e poi mi accompagnò in camera mia, mi dette il mio elefantino e rimase in camera con me, finchè i pompieri non se ne andarono.
Quella sera ero sicuro che mi avrebbbero messo dietro le sbarre. Ero già pronto a farmi tatuare un cuore con in mezzo scritto "Mamma".
Mia mamma e Giuseppina si consultavano e credo che avessero già capito, ma da brave mamme italo-americane erano pronte a nascondere le prove dagli altri, per poi a fare da giustiziere!

Il giorno dopo tutto tornò alla normalità, Pina giocava con Enza e le loro cose da femmine. Io con il microscopio di Charlie e mentre eravamo lì, si sentivano dei profumi meravigliosi che rievocavano la Sicilia! A volte rimanevamo lì per mangiare e Giuseppina si presentava con arancine fatte in casa, cannoli siciliani e altre delizie regionali.
Io vorrei dedicare questo post a Giuseppina, Pinuccia, Pina che hanno fatto parte della mia vita per ciò che mi hanno regalato e per ciò che mi hanno insegnato...

La ricetta di oggi è molto semplice, fresco e di stagione: Pane Caliatu (piatto regionale siciliano) con un pizzico di personalità mia:

Ingredienti:
1 Friselle (Pane Tostato)
2 Pomodori Rossi
1 cipolla di Tropea
1 confezione di Tonno sotto olio (Preferisco Callipo come brand o comunque il tonno nel vetro e non nella lattina)
Olive nere cotte al forno
100 g di Provola o scamorza
capperi
Foglie di basilico fresco
Olio Extra vergine
Origano (io utilizzio foglie fresche)
sale e pepe qb.
un pizzico di peperoncino (fresco o macinato, è lo stesso)

Procedimento:
Bagna le friselle con un pochino di acqua e ponile alla base del piatto e poi ad uno ad uno aggiungi gli altri ingredienti tagliati anche in modo grossolano. Quindi, pomodori tagliati a cubetti grossi, la cipolla a fettine sottili, il tonno scolato bene dal suo olio, la provola tagliata a cubetti, le olive, i capperi,  il basilico, origano, sale e pepe e peproncino. Un giro di olio per condire e servire fresco!!
Enjoy!
-F