Annodo la cravatta al collo, sistemo la tunica verde e bacio i miei genitori prima di uscire di casa raccomandandogli di non arrivare in ritardo, almeno in questa occasione.
Mi metto in macchina e tutto ad un tratto penso alla mia vita fino a quel momento, ma soprattutto a cosa avrebbe in serbo il futuro per me. Era arrivato il giorno di salutare i miei amici, i miei professori, di impugnare il diploma e guardare avanti.
Entro nell'atrio della palestra della scuola dove tutto è stato allestito per festeggiare il giorno del diploma e vado verso i miei amici.
C'è un'aria elettrizzante, la banda che accorda le note dell'inno al diploma, le Preside che riguarda gli appunti del discorso, i genitori che iniziano ad entrare e a prendere posto negli spalti e noi diplomandi a sistemare il tocco (il cappellino quadrato) in capo con la nappa posizionata sulla destra. Tradizione vuole che una volta ricevuto il diploma in mano la nappa del tocco si sposta da destra a sinistra.
Mi guardo intorno, ma i miei non sono ancora arrivati. Non possono perdere questo momento. Non sono venuti alle mie recite, non sono venuti alle mie partite, ai miei saggi di pianoforte, ai miei combattimenti di karate, ai miei saggi di danza, ma al mio diploma dovevano esserci. Mi stavo già agitando. Giravo la testa come un gufo a 360 gradi perlustrando tutta la palestra. Iniziavo a sentire lo stomaco annodarsi. Parte la musica ma loro non li vedo. Mi sento come se avessi gli organi interni aggrovigliati. Vengo inondati da mille pensieri....dove sono loro?...dove sono io?....che farò?...in quale college andrò...i miei stanno parlando seriamente di trasferirsi in Italia...come mai stanno tardando?...
La preside inizia a chiamare i nomi dei diplomanti invitandoli a salire sul palco a ritirare la pergamena.
Ecco finalmente vedo entrare i miei, tutto d'un tratto mi tranquillizzo. Riprendo il controllo, ma capisco anche quanto siano importanti i miei genitori per me. Quanto ci tengo a vedere che loro siano fieri.
E' arrivato il mio momento di ritirare il mio diploma. Faccio un respiro e mi avvio verso il palco dando il high-five ai miei amici che si trovano lungo il percorso. Salgo sul palco e mi abbraccia la preside, mi avvicino al microfono e ringrazio i miei professori, i miei amici e i miei genitori. A dire il vero avrei voluto fare il discorso da notte degli Oscar portando un sorriso a qualcuno e una lacrima a qualcun altro ma eravamo in 500 a diplomarci e non ci sarebbe stato il tempo per fare la carrellata di ringraziamenti ne di alzare il diploma e lo sguardo verso il cielo, così scesi dal palco impugnando questo diploma.
Adesso arriva il momento di tirare fuori il coraggio e iniziare a vivere la vita con consapevolezza!
Oggi vorrei proporre un piatto di Fegatini di Pollo con i Peperoni:
Ingredienti:
Una Vaschetta di Fegatini e Cuori di Pollo
1 Cipolla di Tropea
2 spicchi d'Aglio
1 peperone rosso/verde
4 foglie di alloro
1/2 bicchiere di Vinsanto
1 bicchiere di vino bianco
olio
Sale e pepe qb
Fai rosolare la cipolla tagliata a pezzetti insieme all'aglio in una casseruola con dell'olio.
Una volta che hai fatto imbiondire la cipolla, aggiungi i fegatini.
Fai rosolare i fegatini a fiamma alta girando delicatamente per 5 minuti. Aggiungi un bicchiere di vino bianco e l'alloro, abbassa la fiamma e cuoci con il coperchio.
Nel frattempo, tagli il peperone a quadretti in maniera grossolana e falli rosolare in una padella con dell'olio a fiamma alta.
Una volta che i peperoni sono cotti, aggiungili ai fegatini, insieme al sale e pepe e al vinsanto.
Togli il coperchio, alza la fiamma e fai ritirare il fondo per circa 5 minuti.
Tempo di cottura totale 40 minuti.
Enjoy!!
-F