mercoledì 17 ottobre 2012

Cupcake Galore!




Vivere nel Texas era un cambiamento non indifferente! Intanto, non avevamo più bisogno di maglioni pesanti ne tantomeno di cappotti.
Non c'era più bisogno di indossare l'uniforme in quanto io e le mie sorelle frequentavamo la scuola pubblica.
Abitavamo nel classico quartiere che si vede in TV, con la strada larga, il marciapiede sia da un lato che all'altro della strada. Le cassettine per la posta, il vialetto che portava ad ogni portone di casa e dei giardini curatissimi che sembrava di passeggiare nell'Eden.

Glicine, gelsomini, tulpiani, rose, margherite, un tripudio di fiori provenienti da tutte le parti del mondo adornavano i giardini di ogni casa. Le vicine di casa, vestite con il pantalone color mastice, la blusa celeste, il cappellino di paglia e guanti da giardino a curare il loro prato, in contrasto con l'immagine di cui ero abbituato io a vedere a New York, e cioè mio nonno in pantalone e canottiera a mani nude che curava il suo orto. Queste donne sorridenti e felici di svolgere questo loro passatempo; mio nonno sudato e incazzato che doveva curare i pomodori così mia nonna poteva fare il sugo in casa. Queste donne che salutavano i vicini; mio nonno che era piegato in avanti dando il fondo schiena a chi passava. Insomma, due immagini agli antipodi.

Dovevamo cambiare registro. Modo di vivere e modo di fare. non c'era più La Sig.ra Anna di due case più in giù o Antonio il fruttivendolo, e nemmeno Domenico del Caffè 2000 che mi offriva un crodino ogni volta che andavo lì in cerca di mio papà che era con i suoi amici. Qui c'era Mrs. Johnson la mia maestra, Mr. e Mrs. Davis i nostri vicini di casa, Mrs. Jones la signora divorziata con la figlia che veniva in classe con me.

I weekend erano sempre pieni di attività. Su ogni angolo di strada c'erano i miei compagni di scuola che vendevano qualcosa. C'era Debbie con il suo stand di limonata fatta in casa, Jason che con $0.25 ti faceva fare un giro nel suo Go-Kart, Penny che vendeva chocolate chip cookies. Insomma un quartiere residenziale trasformato in una sagra per i cittadini sotto il metro e mezzo! Ovviamente mia sorella voleva partecipare,... ma con cosa?? I fegatini di pollo, per quanto buoni non erano nè pratici da mangiare nè apprezzati da un pubblico caucasico, cavalcatori di cavalli e tori, e mangiatori di cosce di tacchino al barbecue. Lo spaghetto al pomodoro era già difficile farglielo pronunciare correttamente, figuriamoci farglielo mangiare senza tagliuzzarlo e mangiarlo col cucchiaio come ho visto fare al ristorante. Insomma alla fine, su una rivista femminile trovò una ricetta per fare i cupcakes. Ecco, aveva trovato una ricetta che avrebbe americanizzato il nostro forno!

Quella sera li fece, ma non arrivarono mai in strada...!!!

La ricetta che propongo sono i Cupcakes di mia sorella preso da una rivista nel lontano 1985.

Ingredienti per 20 cupcakes

280g Farina
220g Zucchero
1 bustina di Lievito
4 Uova
200g Burro
2 fialette di Essenza di Vaniglia
60ml Latte












In un recipiente, mescola la farina, il lievito, lo zucchero e mescola bene.

In un altro recipiente, mescola le uova e il burro ammorbidito e le essenze di vaniglia.









Mescola i due composti in un unico recipiente.










Una volta amalgamato bene, aggiungi il latte e mescola fino ad ottenere un composto omogeneo.












Prepara gli stampini di carta all'interno degli stampini di alluminio o di silicone.









Riempi gli stampini quasi fino al bordo della carta.













Inforna a 180° per 15 minuti in un forno ventilato.


















Per la Farcitura:

ho usato una farcitura che uso anche per la Carrot Cake:

250g di zucchero a velo

250g di philadelphia

la buccia di un arancia non trattata

100g di burro

1 bustina di vaniglina

(Gli ingredienti nell'immagine sono raddoppiate perche ho farcito più cose, quindi segui la lista di ingredienti e non l'imagine)











Fai ammorbidire il burro.

In un recipiente aggiungi la philadelphia e lo zucchero a velo, la buccia di arancia e il burro morbido.

Usa lo sbattitore per amalgamare il tutto fino ad ottonere un composto omogeneo.










Trucco:

Puoi dividere il composto e aggiungerci del colorante per alimenti per rendere i tuoi cupcakes piu colorati.

giovedì 11 ottobre 2012

Un Polpettone di Emozioni!



Mia mamma iniziò a impacchettare tutto. I bicchieri venivano avvolti individualmente nei fogli di giornale. Scatoloni in mezzo al salone con su scritto la stanza a cui apparteneva il contenuto. Mio papà era andato a noleggiare il furgone. C'era molto fermento in casa, mia sorella stava incartando le sue bambole. Anche io volevo incartare qualcosa, così presi i giornali e iniziai a incartare i miei giocattoli e le mie scarpe. Così anche io avevo una scatola con le mie cose. Non sapevo cos'altro avvolgere.... il cuscino? il mio elefantino arancione?...alla fine ho buttato giù la scatola è ho creato la mia fortezza per giocare!
Arrivò il giorno della partenza. Salutai i miei amici e salì in macchina con mia sorella e un dipendente di mio papà che si sarebbe trasferito con noi.
La destinazione era il Texas! Finalmente i miei vestiti da cowboy avrebbero avuto un senso!

Ero emozionatissimo! Nel mio immaginario, saremo diventati i vicini di casa di J.R. Ewing e Sue Ellen! Avremo avuto una ranch come South Fork e saremo diventati petrolieri!!! Mi immaginavo cavalli per le strade di Houston, e cowboys nei saloon a fare a cazzotti mentre un pianista continuava a suonare melodie allegre, e le ballerine ballavano il cancan texano!
Ero già proiettato a lanciare il lasso come Wonder Woman per catturare i vitelli, indossando gli stivali e i miei jeans, che avevo tanto lottato a New York per averli (visto che miei mi compravano solo vestiti sartoriali italiani) e un vero cappello da cowboy!
Avrei duellato con qualcuno vestito di nero e tutto il quartieri mi avrebbe issato sulle spalle ringraziandomi per aver eliminato il bulletto di scuola!!!
Invece no, niente di tutto ciò, mio papà voleva aprire un altro ristorante nel Texas, dove non erano ancora presenti molti ristoranti italiani.
Io avrei vissuto in un quartiere di nome Silverstone in una casa a mattoni a Powder River nel Katy.
Avrei imparato ad andare in bicicletta e a nuotare nella piscina di quartiere. Avrei vissuto i miei primi halloweens con il famoso trick or treat girando tranquillamente per il quartiere travestito da Zorro. Insomma stavo imparando a vivere la mia autonomia. Anche mia sorella stava crescendo. Stava diventando anche più ribelle.Iniziava a truccarsi all'insaputa di mia mamma, e all'insaputa di mio papà aveva deciso di tenersi un gattino nascosto da occhi indiscreti...nel suo armadio!!!
Mia mamma iniziava a lavorare con mio papà e acquisire più autonomia.Mio papà e mia mamma avrebbero fortificato il loro rapporto, diventando complici d'amore e d'affari. La mia sorellina avrebbe iniziato la scuola elementare. Insomma, stavamo tutti crescendo. Nuova vita, nuove amicizie, nuove avventure!


Polpettone al Forno:

Ingredienti:
400 g di Macinato (chianina)
2 salsicce toscane
2 uova
formaggio grattugiato
1 spicchio d'aglio tritatop finemente
ciuffo di prezzemolo tritato finemente
1 patata
2 carote
2 costine di sedano
1 cipolla
3 fette di Prosciutto cotto tagliato spesso
1 scamarzo da grattugiare
Pangrattato









Metti la cipolla, la patata, il sedano e la carota a bollire.
 
 
 








Togli la pelle alla salsiccia
 

 
 
 
 
 







Mescola insieme il macinato, la salsiccia spellata, il prezzemolo il formaggio grattugiato, e le uova.








 


Se vuoi renderlo più sostanzioso e ridurre la quantità della carne, puoi aggiungerci del pane raffermo, precedentemente bagnato e strizzato bene.
Amalgama il tutto e lascia riposare.












Una volta che le verdure saranno cotte, tagliale in maniera grossolana, senza necessariamente tritarle. mi piace dare questo aspetto rustico al polpettone.








Accendi il forno a 180° ventilato.

Quando si saranno freddate le verdure, mescolale insieme alla carne per ricompattarla a palla.
Prendi il tagliere e rivestilo con la carta da forno.
Stendi la carne sulla carta da forno. Metti le te fette di prosciutto cotto coprendo la base di carne.









Cospargi il prosciutto con la scamorza che avrai grattugiato prima.










Con l'aiuto della carta da forno, rotola la carne per formare un filone. Cerca di tenerlo più compatto possibile. Questa è la parte più difficile.










Una volta fatto, prendi il pangrattato e cospargi il polpettone in maniera omogenea.










Inforna il polpettone tenendolo coperto con l'alluminio per 30 minuti. Togli l'alluminio e tienilo per altri 30 minuti.
alla fine il risultato è questo:









Affettare e servire sia caldo che freddo!
Enjoy
-F 




lunedì 1 ottobre 2012

Sapore di Sale, Sapore di Mare

 
  
 
Fischiò il treno sul primo binario. Era il mio primissimo viaggio su una locomotiva. Mia mamma mi mise a sedere vicino al finestrone enorme per poter vedere i paesaggi che scorrevano. Eravamo diretti verso Bari dove mio zio prestava servizio con le fiamme gialle.
Chissà che avventura mi attendeva! Costeggiammo il mare per quasi tutta la durata del viaggio. Con il finestrino aperto si riusciva a respirare il profumo salato ma piacevole, la salsedine che penetrava le narici e riempiva i polmoni.
Il colore blu zaffiro che all'orizzonte si confondeva con il cielo.
Le barche dei pescatori che attendevano fiduciosi l'abbocco di un pesce fresco da portare a casa.
I raggi del sole riflettevano sulla superficie dell'acqua scintillando come milioni di diamanti. Era una visione che un ragazzino come me, abituato al trafficatissimo Hudson River non aveva mai visto in vita sua. Era incredibile! Ogni tanto l'immagine del mare scompariva dietro ai palazzoni costruiti sulla spiaggia, ed io cercavo disperatamente di intravederlo, quasi in apnea per poi riprendere a respirare alla visione di quella freschezza che si percepiva.
 Entravamo ed uscivamo dalle stazioni lungo il percorso. Persone scendevano felici di vedere chi c'era lì ad attendere il loro arrivo; altri salivano, chi lieti di partire, e chi triste di lasciare indietro famiglie, parenti o ricordi.
Il viaggio durò un'eternità. Il dondolio ritmico del treno aveva un effetto ipnotico. Le poltrone erano comodissime e mi sembrava di viaggiare in modo lussuoso! Se ci pensi in aereo non puoi mica correre  su e giù per i corridoi...
Arrivammo a Bari dove ci accolse mio zio in divisa e ci portò a casa sua per pranzo. Del soggiorno a Bari ricordo pochissimo ma i sapori di questo viaggio si sposano bene con il piatto che ti propongo!

Paccheri con rape e acciughe:

Ingredienti:
500 g di Rape
3 spicchi d'Aglio
1 peproncino
200g Acciughe
Pasta (ho scelto paccheri perche mi piace il fatto che il condimento si inserisce bene nella pasta.
Sale e Pepe qb
Olio Extra Vergine d'Oliva (EVO)





















Sbollenta le rape in acqua per pochi minuti (5 o 6 minuti) per sbianchirli.












Nel frattempo taglia a pezzettini l'aglio, il peperoncino e le acciughe e metteli in padella con dell'olio.














Scola le rape senza buttare via l'acqua di cottura (verrà utilizzato anche per la pasta) e falle saltare insieme alle acciughe e l'aglio aggiungendo del pepe e sale.











Usa l'acqua delle rape in ebollizione per cuocere la pasta in modo che si insaporisca.
 Quando la pasta è al dente, puoi scolarla e metterla in padella con il condimento.






















Usa l'acqua della cottura della pasta per mantenere il sughetto cremoso.
Una volta che la consistenza della pasta è come la vuoi allora impiatta e servi.
Enjoy!
-F